Diocesi di Vicenza
VELO D'ASTICO - Santi Martino e Giorgio

VELO D’ASTICO – Santi Martino e Giorgio

La storia della parrocchia…

La festa patronale di San Martino di Tours ricorre la domenica più vicina all’11 novembre, con benedizione dei carri agricoli. Particolare solennità viene conferita anche alla festa del Prezioso Sangue, la prima domenica di luglio.

Il Cristianesimo giunge nell’Alto Vicentino sul finire dell’età Imperiale con la costituzione della Pieve di S. Maria di Caltrano (sec. IV-V° d.C.), ma si diffonde in epoca barbarica con la nascita delle chiesette di S. Giorgio (a Caltrano e a Velo d’Astico) e, successivamente, di S. Agata dei Goti nella campagna di Cogollo.

San Giorgio è un Santo Patrono del popolo dei Longobardi, mentre San Martino appartiene alla tradizione dei Franchi, popolazione che domina in Italia tra il 768 e l’888, sostituendosi proprio ai Longobardi.

È pertanto possibile che una prima chiesetta dedicata a San Martino sia sorta in quel periodo a Velo e che essa fosse inglobata nel “Palazzo dei Conti Velo”, quando questa famiglia, forse di origine germanica, venne investita del “Castello di Velo”, poco dopo l’anno 1000. Risalgono al 1264 le prime notizie sulla “chiesa di Velo”, che rimane nella spianata di Villa Velo sin oltre la metà del ‘700.

Fino ad allora le grandi epidemie del ‘500 e del ‘600 contengono la popolazione del borgo intorno alle 900 unità, ma nel 1777 Velo conta 1377 abitanti e la chiesetta si dimostra piccola (anche perché allora ospita pure i fedeli di Lago).

La nuova chiesa, a partire dal 1773, viene eretta nella sede attuale, su una spianata artificiale faticosamente ricavata sul colle detto del Castello, che ospita ancora oggi la torre restaurata e fatta memoria della Grande Guerra, che portò anche qui distruzioni ed esilio della popolazione.

La raffinata San Martino, ornata di pregevoli opere d’arte, in particolare la pala della Madonna con Bambino, datata 1509, opera del pittore Francesco Verla, viene consacrata nel 1812 dal vescovo Mari.

Il restauro del dopoguerra viene ultimato nel 1927, conservando la struttura e le finiture della chiesa primitiva.